Proseguiamo con gli aggiornamenti da oltreoceano in materia di prodotti fitosanitari: alcune decisioni ci trovano d'accordo ma altre decisamente no. Vediamo di cosa si tratta.


Formaldeide e paraformaldeide

Forse non molti se lo ricorderanno, ma la formaldeide risulta censita anche in Europa come prodotto fitosanitario e negli Stati Uniti l'Epa (Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente) ha appena pubblicato la valutazione del rischio di questa sostanza ai sensi della propria normativa denominata Fifra (Federal insecticide, fungicide, and rodenticide act) per il commento del pubblico.

 

La bozza di valutazione del rischio identifica i rischi per la salute umana e l'ambiente derivanti dall'uso della formaldeide.

 

Quello che ci piace sottolineare è che, contrariamente a quanto si verifica in Europa, in questo caso la valutazione del rischio viene effettuata cercando di considerare tutti gli usi del prodotto, non solo quelli effettuati in ambito agricolo. Questo modo di operare si avvicina molto all'obiettivo che le autorità europee si erano preposte, “one substance, one assessment”, cosa che attualmente è una vera e propria chimera.

 

Negli Stati Uniti la formaldeide è autorizzata per disinfettare vari locali e attrezzature agricole come centri di confezionamento e stoccaggio agrumi, incubatrici di uova, stalle; come conservante per prodotti di consumo tipo detersivi da bucato e detergenti per la casa e nell'acqua di iniezione di petrolio e gas industriali per prevenire la contaminazione microbica. Esiste anche una registrazione per esigenze locali speciali (Sln) per l'uso della formaldeide per controllare nematodi, insetti e funghi sui bulbi di fiori ornamentali nello Stato di Washington.


La paraformaldeide, che rilascia formaldeide, è registrata per sterilizzare le strutture e le attrezzature di laboratorio e per disinfettare gli attrezzi utilizzati in apicoltura, in particolare le forbici. La paraformaldeide è registrata anche per eliminare gli odori nelle case vacanza e nelle roulotte non occupate durante la bassa stagione e nei magazzini in genere.


La formaldeide è una sostanza ubiquitaria, in quanto prodotta e rilasciata dalle persone e dagli animali.

 

La formaldeide viene prodotta quando il materiale organico, comprese foglie, piante e trucioli di legno, si decompone. La formaldeide viene prodotta e rilasciata nell'aria anche in seguito a combustione di qualsiasi tipo, dalle automobili che emettono gas di scarico, a quella dei forni e delle stufe, negli incendi boschivi, le candele accese, il fumo. Infine, la formaldeide viene utilizzata per realizzare molti prodotti diversi dai prodotti fitosanitari, inclusi prodotti in legno composito e altri materiali da costruzione, plastica, vernici, adesivi e sigillanti. Nel corso del tempo, questi prodotti potrebbero rilasciare formaldeide e le persone potrebbero inalarla.


Poiché la formaldeide proviene da molte fonti, le persone sono regolarmente esposte alla formaldeide in ambienti interni ed esterni, spesso da più di una fonte alla volta.

 

Alti livelli di esposizione alla formaldeide possono causare problemi di salute se inalati o assorbiti dalla pelle. L'inalazione di elevati livelli di formaldeide per un breve periodo di tempo può causare irritazioni oculari. L'inalazione di formaldeide per periodi di tempo più lunghi può danneggiare i polmoni e aumentare il rischio di sviluppare asma e condizioni legate alle allergie, irritazione, tossicità riproduttiva e cancro. Anche il contatto della pelle con prodotti contenenti formaldeide può causare reazioni allergiche.


L'Epa ha evidenziato che i lavoratori che potrebbero essere esposti alla formaldeide utilizzata per conservare i prodotti per la pulizia corrono il rischio di inalare la formaldeide dopo che è stata rilasciata nell'aria o di entrare in contatto con la pelle con i materiali conservati. L'Epa ha inoltre riportato che i lavoratori che utilizzano formaldeide o paraformaldeide per fumigare varie aree agricole, commerciali, industriali o istituzionali sono a rischio di irritazione derivante dall'inalazione di formaldeide e di reazioni allergiche della pelle.


Inoltre, l'Epa ha scoperto che i consumatori che utilizzano prodotti per la pulizia automobilistica e detergenti domestici conservati con formaldeide sono a rischio di irritazione e reazioni allergiche della pelle e ad un aumentato rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro. Tuttavia, il rischio di una persona derivante da questi prodotti dipende da quanto tempo e dalla frequenza con cui i prodotti vengono utilizzati e, in molti casi, l'esposizione a questi prodotti è pari o inferiore a livelli di esposizione ad altre fonti di formaldeide in casa come candele o durante la preparazione dei cibi.


L'Epa ha anche valutato l'impatto della formaldeide sull'ambiente e ha riscontrato il potenziale rischio per gli organismi terrestri derivante dagli usi registrati di formaldeide e paraformaldeide per fumigare varie aree agricole, commerciali e industriali.

 

Inoltre, è possibile che gli usi per trattare i bulbi ornamentali possano comportare esposizioni ad ambienti terrestri e acquatici che destano preoccupazione. L'Epa chiede maggiori informazioni su questo uso della formaldeide per trattare i bulbi ornamentali per perfezionare questa conclusione sul rischio.

 

Il rischio potenziale per gli organismi acquatici derivante dagli altri usi della formaldeide è basso.


E in Europa?

Nel settore dei fitosanitari la formaldeide è stata bandita come sostanza attiva da molti anni, nell'ambito dei coformulanti essa figura nell'allegato del regolamento 2021/383 sui coformulanti inaccettabili e nell'ambito della normativa Reach essa è soggetta a restrizione dal regolamento 2023/1464 che riguarda formaldeide e precursori della formaldeide.


Clorpirifos, malathion e diazinone

In Europa è rimasto solamente il malathion, mentre gli altri due sono revocati da tempo. Negli Stati Uniti sono ancora autorizzati tutti anche se sulla base della valutazione del rischio condotta dall'Epa è necessario adottare numerose misure di mitigazione dei rischio per proteggere principalmente gli organismi acquatici.

 

La revisione definitiva di queste sostanze è prevista per il 2025-2026.


Clorthal-dimethyl

Per il famoso erbicida per la cipolla e non solo revocato in Europa nel 2009 l'Epa ha lanciato un grido di allarme con un comunicato stampa diretto agli utilizzatori del prodotto in quanto la valutazione effettuata per il rinnovo periodico delle autorizzazioni ha evidenziato notevoli criticità tossicologiche, in particolare per la tossicità per la riproduzione.

 

L'esposizione conseguente ai dosaggi attualmente in etichetta sarebbe superiore di oltre 20 volte alla soglia di sicurezza per operatori e lavoratori. In Europa questa sostanza attiva sarebbe stata rimossa dal mercato abbastanza rapidamente, mentre negli Stati Uniti la procedura di revoca di una sostanza attiva è un processo laborioso che può arrivare a durare anche anni, se il titolare contesta la sospensione mediante azioni legali che normalmente in Europa sono vane. Quindi non è tutto oro quello che luccica. 

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

US EPA, OCSPP. "Pesticide News Stories". Collections and Lists, 24 agosto 2015